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La sostenibile leggerezza della libertà. Prima e dopo Basaglia.

da un'idea di Renato Sarti 

 

La  riforma  di Franco Basaglia e la chiusura dei manicomi sono visti attraverso gli occhi semplici di un'infermiera dell'Ospedale psichiatrico di Trieste. Giorno per giorno si passa dalle prigioni, in cui sono trattenuti i malati, ad un nuovo spazio di cura ed accudimento, dove le persone ritrovano la loro perduta identità, in un rapporto nuovo con infermieri e medici. Una grande rivoluzione vista dal di dentro, annotata nelle pagine di un diario semplice ed emozionante. Mariuccia, divenuta quasi per caso infermiera all'Ospedale psichiatrico, mentre era alla ricerca di un qualsiasi  lavoro per mantenere la famiglia, vive fianco a fianco la trasformazione dei suoi assistiti  da detenuti a  persone, con le proprie idee, passioni, volontà. Non matti dunque, soggetti pericolosi e strambi da allontanare dalla società produttiva e razionale, ma persone come tutti noi, da riconoscere, rispettare ed amare . 

Un cambio di prospettiva che rovescerà la vita della donna, facendola divenire consapevole protagonista della sua esistenza, così profondamente da non poter smettere, neppure dopo la pensione di frequentare quel luogo ora divenuto magico, uno spazio libero, dove libertà è partecipazione all'esistenza altrui. Un volta abbattuti i muri fisici del manicomio si scopre però che i veri muri, le vere barriere, sono quelle della nostra mente, quelle che ci dividono dagli altri, dividendo il mondo tra sani e malati, e che sono le più difficili da superare. Rivoluzione scientifica, etica, politica quella legata alla riforma Basaglia, la cui piena attuazione ancora è in cammino.  Da un'idea di Renato Sarti che ha ricostruito il diario di  Mariuccia Giacomini, infermiera all'OPP di Trieste  dal 1968 al 2014, anno della sua morte.  

 

Mercoledi 9 ottobre 2024 ore 18
Centro Diurno , Viale della Repubblica 12 h Mantova

Mariuccia, infermiera all'Ospedale psichiatrico di Trieste ,  Francesca Campogalliani
Musiche di Riccardo Benedetti, allievo della Classe di Percussioni del Prof. Athos Bovi
Fonica Daniele Grassi

Regia Giovanna Maresta

Conservatorio Lucio Campiani di Mantova e Compagnia Teatrale Campogalliani 

 

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